La
presentazione multimediale del Piano Regolatore Generale di Casteggio nasce su
precisa volontà dell’Amministrazione Comunale di Casteggio, specie del
Sindaco dott. Lorenzo Callegari e dell’Assessore all’Urbanistica geom. Marco
Bottazzi.
Il Sindaco dott. Lorenzo Callegari |
L’assessore
all’urbanistica Marco Bottazzi |
Essa costituisce la testimonianza dell’attenzione da loro prestata al tema della programmazione e della gestione urbanistica della città, che vede nel P.R.G. il quadro principale di riferimento, oggetto di periodici aggiornamenti, per migliorare le sue linee di sviluppo e di salvaguardia.
Il Piano Regolatore Generale di Casteggio è stato, per questa occasione, completamente rielaborato ed aggiornato, utilizzando la nuova base topografica offerta dal rilievo aerofotogrammetrico dell’intero territorio comunale su volo del 2002, che sostituisce la precedente versione del P.R.G. predisposta sul rilievo aerofotogrammetrico del 1972.
Mappa del catasto settecentesco con la suddivisione del paese nei tre nuclei: borgo, borghetto e piazza A. |
Il
vecchio tracciato del Torrente Coppa percorre l’attuale via Roma e, dopo
un’ansa nell’attuale piazza Cavour si dirige lungo il viale Giulietti ed il
vecchio tracciato della antica via Romera (via Emilia) che percorre via Anselmi,
passa sul ponte romano di fronte al negozio “Unica” e prosegue parallela a
via Torino fino a piazza Dante, che si chiamava piazza Coppa perché il torrente
la lambiva sul lato nord. |
La parrocchiale di San Pietro |
L’oratorio di San Sebastiano e il campanile della parrocchiale di San Pietro | Veduta della villa Porro e, a sinistra, della villa Marangoni | La statua della Vittoria |
Come tutti i Piani
Regolatori Generali, anche quello di Casteggio è costituito da due documenti
fondamentali, che sono gli ELABORATI GRAFICI (a loro volta costituiti dalle
“Tavole di azzonamento” di tutto il comune e dalle “Tavole sulle modalità
di attuazione” e “Tavole sulle modalità di intervento” del centro storico
e le NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE:
1.
ELABORATI GRAFICI:
a) TAVOLE DI AZZONAMENTO: Vedi
Le tavole di azzonamento non sono altro che la mappa di tutto il territorio comunale sulla quale sono disegnate (con delle retinature diverse) le varie “zone omogenee”, ossia le zone distinte a seconda della destinazione d’uso esistente e prevista (zona residenziale, produttiva, per i servizi pubblici, agricola, ecc.).
Ad ogni zona omogenea vengono attribuiti indici urbanistici (volume, altezza, rapporto di copertura, ecc.) che ne determinano la cosiddetta “edificabilità”.
Le tavole di azzonamento sono le seguenti:
Tavola 1 AZZONAMENTO: PARTE 1 scala 1: 2.000
Tavola 2 AZZONAMENTO: PARTE 2 scala 1: 2.000
Tavola 3 AZZONAMENTO: PARTE 3 scala 1: 2.000
Tavola 4 AZZONAMENTO: PARTE 4 scala 1: 2.000
Tavola 5 AZZONAMENTO: PARTE 5 scala 1: 2.000
Tavola 6 AZZONAMENTO: PARTE 6 scala 1: 2.000
Tavola 7 AZZONAMENTO: PARTE 7 scala 1: 2.000
Tavola 8 AZZONAMENTO: PARTE 8 scala 1: 2.000
Tavola 9 AZZONAMENTO: PARTE 9 scala 1: 2.000
Tavola 10 AZZONAMENTO: PARTE 10 scala 1: 2.000
Tavola 11 AZZONAMENTO: PARTE 11 scala 1: 2.000
Tavola 12 AZZONAMENTO: PARTE 12 scala 1: 2.000
Tavola 13 AZZONAMENTO: PARTE 13 scala 1: 2.000
Tavola 14 AZZONAMENTO: PARTE NORD scala 1: 5.000
Tavola 15 AZZONAMENTO: PARTE SUD scala 1: 5.000
b) TAVOLE SULLE MODALITÀ DI INTERVENTO Vedi
Si
riferiscono all’ambito del centro storico (zona A), che è trattato in modo
diverso: esso è perimetrato con apposita grafia nella Tavola di Azzonamento in
scala 1: 2.000, e comprende, a sua volta diverse zone omogenee. Le
trasformazioni urbanistiche consentite sono precisate da due tavole in scala 1:
1000 che si riferiscono ad ogni singola area e ad ogni
singolo edificio compresi entro la zona A.
Le tavole sulle modalità di attuazione e di intervento del centro storico sono le seguenti:
Tavola 16 CENTRO STORICO E NUCLEO DI INTERESSE AMBIENTALE: AZZONAMENTO E MODALITÀ DI ATTUAZIONE scala 1: 1.000
Tavola 17 CENTRO STORICO E NUCLEO DI INTERESSE AMBIENTALE: MODALITÀ DI INTERVENTO scala 1: 1.000
2. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE:
Le
norme tecniche di attuazione, invece, sono l’insieme di articoli che
accompagnano le tavole di azzonamento e definiscono le destinazioni d’uso e
gli indici urbanistici, le modalità di intervento, le modalità di attuazione
ed ogni altra indicazione prescrittiva relativa alle zone omogenee di cui si è
parlato.
Il primo strumento urbanistico
del comune di Casteggio fu un Programma di Fabbricazione, approvato dal
Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 25 agosto 1969 ed approvato
Giunta Regionale con deliberazione n. 19772 del 26.10.1970.
Il primo Piano Regolatore
Generale fu invece adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 8 del 18
gennaio 1979 ed approvato dalla
Giunta Regionale della Lombardia con deliberazione n. 15.845 del 30 marzo 1982.
Il Piano Regolatore Generale attualmente in vigore P.R.G. è stato adottato dal Consiglio Comunale con deliberazioni n. 33 del 10 marzo 1995 e n. 63 del 23 giugno 1995, esaminato dall’U.S.S.L. di Voghera con parere del 3 ottobre 1995, riesaminato dal Consiglio Comunale per l’esame delle osservazioni con deliberazione n. 42 del 29 maggio 1996 ed infine approvato con proposta di modifiche d’ufficio dalla Regione Lombardia con deliberazione della Giunta Regionale n. 34178 del 12 gennaio 1998.
Il P.R.G. è stato successivamente oggetto delle seguenti modificazioni:
1. variante parziale ai sensi della legge regionale 9 giugno 1997, n. 23, adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 29 del 28 aprile 1999 ed approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 58 del 15 ottobre 1999 (questa variante non ha modificato le Norme Tecniche di Attuazione)
2. variante parziale ai sensi della legge regionale 9 giugno 1997, n. 23, adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 28 dell’11 maggio 2000 ed approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 68 del 20 ottobre 2000 (articoli 3 e 18 delle Norme Tecniche di Attuazione)
3. variante parziale ai sensi della legge 17 agosto 1942, n. 1150, adottata con deliberazione n. 81 del 30 novembre 2000 ed approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 11153 del 14 novembre 2002 (nuovo articolo 36 bis delle Norme Tecniche di Attuazione).
4. Interpretazione autentica dell’articolo 8 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 assunta dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 8 del 21 febbraio 2003
5. Interpretazione autentica degli articoli 25 e 26 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 assunta dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 33 del 15 maggio 2001
6. variante parziale al Piano Regolatore Generale ai sensi della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 64 del 31 ottobre 2001 ed approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 9 del 28 febbraio 2002 (nuovo Titolo IV comprendente nuovi articoli da 51 a 56 relativi alla disciplina del commercio)
7. variante parziale al Piano Regolatore Generale ai sensi della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 15 del 29 aprile 2002 ed approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 26 novembre 2002 (modifica agli articoli 19, 20, 21, 25, 30 e 31 delle norme tecniche di attuazione)
8. Interpretazione autentica degli articoli 30 e 31 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 assunta dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 16 del 29 aprile 2003
9. variante parziale al Piano Regolatore Generale ai sensi della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 6 del 21 febbraio 2003 ed approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 34 del 9 settembre 2003 (modifica articolo 19 e nuovo articolo 44 bis delle norme tecniche di attuazione)
10. variante parziale al Piano Regolatore Generale ai sensi della legge regionale 23 giugno 1997, n. 23 adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 31 del 2 settembre 2002 ed approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 11 del 21 febbraio 2003 (questa variante non ha modificato le Norme Tecniche di Attuazione)
11. variante parziale al Piano Regolatore Generale ai sensi della legge 17 agosto 1942, n. 1150, adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 7 del 21 febbraio 2003, controdedotta dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 35 del 9 settembre 2003 (in itinere) (nuovi articoli 29 BIS e 29 TER delle norme tecniche di attuazione)
12. variante parziale al Piano Regolatore Generale ai sensi della legge 17 agosto 1942, n. 1150, adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 5 del 10 febbraio 2004 (in itinere) (questa variante non ha modificato le Norme Tecniche di Attuazione)
Come si è detto prima, le due
varianti al Piano Regolatore Generale adottate dal Consiglio Comunale nel 2003 e
nel 2004 (le varianti n. 11 e n. 12), non sono ancora vigenti. Esse sono ancora
semplicemente “adottate” e sono in attesa della “verifica di compatibilità”
con il Piano Territoriale di coordinamento provinciale
e dell’approvazione definiva da parte del Consiglio Comunale stesso.
Il presente documento, pertanto,
propone entrambe le situazioni:
1.
Piano Regolatore Generale vigente
2.
Piano Regolatore Generale adottato
N.B. Le tavole 14 e 15 (Azzonamento parte Nord ed
Azzonamento parte sud in scala 1: 5000) sono solo stampabili.